Passato come radice per un futuro di speranza

Immagini e parole che rimandano al passato e ai suoi valori, accompagnate da canzoni di autori contemporanei cantate da ragazze giovanissime dalla voce emozionante; interventi colti di esperti di immagini e narrazioni e battute simpatiche degli autori interpellati in merito alla loro esperienza: questo è stato il pomeriggio di domenica 4 dicembre, nel salone comunale polivalente di Cervasca, alla presenza di quasi un centinaio di persone. Un clima caldo e partecipato, amicizia e cordialità. Bello lo scambio di opinioni sui campanili: superabili, dice Lucia, nella prospettiva di rimanere legati al proprio ma aperti alla comunità più ampia, come è avvenuto per questo libro. Bello il ritrovarsi di quanti hanno condiviso un medesimo progetto. Visto da "esperti", che vivono a Cervasca (Lele Viola) o a Cuneo (Roberto Dutto), quella cosetta di 100 pagine che abbiamo messo insieme ha un grande valore: è la conservazione di una memoria [...]

2022-12-04T21:39:01+01:004 Dicembre 2022|

Immagini per ricordare è diventato un libro

Eccolo pronto il nostro ultimo libro scritto a 21 mani! Domenica 4 dicembre, dopo la presentazione, sarà disponibile per tutti. Ci troviamo presso il salone polivalente, alle ore 16 di domenica 4 dicembre. Saranno con noi Roberto Dutto, giornalista ed esperto di cinema, e Lele Viola, scrittore e appassionato di storia  

2022-11-23T22:36:41+01:0023 Novembre 2022|

Immagini per ricordare

Il progetto "Immagini per ricordare", iniziato su questo sito ad inizio gennaio e sospeso durante l'estate, sta diventando un libro! Si chiamerà "Immagini per ricordare. Cervasca in 21 memorie" e raccoglierà i 21 testi proposti da altrettanti cervaschesi. Perché un libro? Scrivono le due curatrici in quarta di copertina: "Anche una fotografia in bianco e nero è un documento storico di valore: sotto la patina e i danni del tempo, essa conserva la traccia di persone, di ambienti, di esperienze oggi impensabili. Vivere Cervasca odv si è impegnata in questi anni perché nulla vada perduto della storia della nostra terra, raccogliendo e riproponendo in modalità e momenti particolari anche le più minute testimonianze del passato. Ricordare, conservare la memoria, far parlare i protagonisti, creare comunità nel ricordo degli antichi legami. Ripartendo da foto già esposte in mostre degli anni precedenti, nello scorso inverno abbiamo proposto a [...]

2022-10-27T00:48:39+02:0027 Ottobre 2022|

Negossiant, figli d’arte!

Una sosta tra parenti, davanti all'osteria di Mariucia, all'angolo tra lo spiazzo davanti alla chiesa e Via Borgo; sono i primi anni del dopoguerra. Papà è sui vent'anni; elegante, sorridente, con il bicchiere di vino in mano, mentre brinda a chi sta scattando la fotografia. Dall'altro lato del tavolino il cugino Micio (Miciu) di qualche anno più grande. Seduto di fronte, barba Peto (Petu); ha il cappello in testa, come usavano tutti gli uomini della sua generazione. Non sono uniti solo dalla parentela; i due cugini anche da una comunanza di interessi: sono negossiant di bestiame. Micio (Maurizio Comba) era negossiant, ma non a tempo pieno; mio padre l'aveva nel sangue l'arte del negoziare, pur essendo ancora molto giovane. Era figlio d'arte! Suo padre, Giant ëd Fassi, comprando e rivendendo bestiame, era riuscito a dare una buona sicurezza economica alla sua famiglia; una bella e grande casa nel [...]

2022-07-28T22:25:24+02:0028 Luglio 2022|

Ricordando Lorens ëd la sensa e la sua famiglia di origine

  La fotografia ci presenta la facciata, verso Via Roma, della casa della famiglia Franco, la mia famiglia di origine. In quegli anni, intorno al primo decennio del '900, i miei prozii: barba Cichin (Francesco), magna Bina (Barbara) e magna Carlòta (Carlotta) gestivano la tabaccheria, il caffè ed il ristorante, come dicono le insegne. Le prozie sono vicine all'entrata del negozio; con loro c'è la signora Bramardi, proprietaria della casa dall'altro lato della strada, con i bambini. Accanto alla porta del ristorante è appoggiata una bicicletta che ha una borsa di cuoio, fissata alla sbarra; probabilmente lasciata lì da un avventore che si trovava all'interno del locale, per rifocillarsi. Non tutti in quel tempo potevano permettersi il lusso di una simile bicicletta; tanti andavano a piedi. Dietro le due finestre c'era la sala del ristorante; le due piccole finestre in alto, invece, davano luce ad una [...]

2022-07-17T18:55:17+02:0017 Luglio 2022|

Prepara il fardello. Ci sposeremo a Pasqua!

Un gruppetto di bimbi che guardano… non ricordo cosa! Sopra il muretto, appoggiata alla rete, ci sono io, con la gonnellina di velluto, a balze; accanto mio fratello Tonino; la terza bimba è mia cugina Anna. Ai piedi del muretto un bambino e una bimbetta, di Vignolo; sembrano essere lì in posa, proprio per la fotografia. A scattare la foto, quasi sicuramente, era stato Pino (Pinu), il vicino di casa; abitava appena al di là della strada. Pino, con sua mamma Ghita, gestiva un negozio di alimentari. Era un giovanotto intraprendente ed era stato tra i primi di San Michele ad avere la macchina fotografica; aveva già l'automobile e faceva anche il tassista per le persone che dovevano farsi portare a Cuneo o in qualche altra località. Quella porzione del nostro prato era un posto curioso; di lì passava gente perché era all'incrocio tra la via [...]

2022-07-09T21:17:01+02:009 Luglio 2022|

A scuola, all’inizio del secolo scorso: neanche un sorriso!

E davvero lontano ci porta questa fotografia! Appartiene alla famiglia di Marilena, mia moglie e ci accompagna negli anni attorno alla prima decade del 1900 perché mio suocero era del 1901. Un bel gruppo di 21 bambini seri e impettiti, neanche un sorriso, tutti vestiti di scuro, “da festa”, come tanti uomini in miniatura. Sono tutti maschi ed era sicuramente una pluriclasse. Al centro il maestro, con uno sguardo autoritario e un piglio quasi militaresco. È il maestro Garro Giuseppe, nato nel 1870 e morto nel 1937. Non l'ho conosciuto, ma di lui si ricordava la gente, come di un maestro serio e molto severo. Abitava in un cortile che fiancheggiava Via Roma, a poche decine di metri dalla scuola, con la moglie Anna, anche lei maestra. Lei ha avuto la fortuna di vivere molto più a lungo; è mancata alla bella età di 91 anni, [...]

2022-06-29T16:52:33+02:0029 Giugno 2022|

Momenti sereni di un caldo pomeriggio d’agosto

Due ragazzi che giocano a bocce; in lontananza un anziano li osserva e forse ricorda con nostalgia la sua giovinezza. Il ragazzo più grande è mio fratello Tonino. Non so con precisione la data a cui riferire la fotografia, sicuramente all'inizio della seconda metà degli anni '60. Forse ad uno degli ultimi anni delle scuole superiori frequentate da mio fratello oppure ad uno dei primi anni di lavoro alla Fiat. Praticamente, finite le scuole, Tonino già era stato assunto in fabbrica a Torino, dove ha lavorato per tutta la sua vita. A casa ritornava nei fine settimana e nel tempo delle ferie. Era sicuramente estate, ce lo dicono i vestiti leggeri; anzi era agosto perché il ragazzino che gioca con Tonino è Enri, da pronunciare con l'accento sulla “i” finale, alla francese. Infatti, Nalo (Nalu, alla piemontese), il padre di Enri, originario di San Michele, era [...]

2022-06-16T20:09:24+02:0016 Giugno 2022|

Profumo di trifoglio, erba medica e tarassaco.

Mio papà esce in fretta dalla stalla, si asciuga il sudore, si aggiusta il cappello che non abbandona mai e dice: "Oggi si carica il fieno, viene anche mio fratello ad aiutarci". Lo dice in piemontese, in casa si parla solo il dialetto. Mia mamma va per prima con il tridente ad avvicinare il fieno in lunghe file che completerà dopo una minuziosa rastrellata. Io sono ancora piccola ma voglio essere d'aiuto. Affianco la mamma nell’ammucchiare il fieno usando un bastone. Il profumo del trifoglio, dell'erba medica e del tarassaco secchi è talmente intenso e "buono" che mi fa dimenticare i giochi e mi rimarrà per sempre impresso. Papà fa uscire dalla stalla 2 mucche tranquille, mette loro il giogo e vi attacca il carro, la baròcia, e con suo fratello e i miei cugini raggiunge la mamma. Sul carro sale lo zio, mio papà con [...]

2022-05-31T00:01:33+02:0030 Maggio 2022|

1953: cresima a San Bernardo

In una delle tante giornate passate a casa a causa del lockdown, mettendo ordine tra i cassetti del comò mi sono trovata fra le mani una scatola contente delle vecchie fotografie che mi ha fatto fare un salto nel tempo. Una in particolare mi ha colpito: era l’anno 1953 ed avevo appena ricevuto la Cresima. Salta subito all’occhio il fatto che sono presenti soltanto bambine: credo che questa suddivisione fosse dettata dai numerosi cresimandi, infatti, a ricevere il sacramento della Cresima erano bambini appartenenti a più classi: seconda, terza e quarta elementare. La Cresima, a differenza della prima comunione veniva celebrata solamente una volta ogni tre anni, perché comportava la presenza del Vescovo. Siamo tutte vestite con un abito bianco, che era quello usato l’anno precedente per la Prima Comunione. Era solito comportarsi così, in modo da poter indossare lo stesso vestito per entrambe le cerimonie; [...]

2022-05-25T09:43:35+02:0025 Maggio 2022|
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