Negossiant, figli d’arte!
Una sosta tra parenti, davanti all'osteria di Mariucia, all'angolo tra lo spiazzo davanti alla chiesa e Via Borgo; sono i primi anni del dopoguerra. Papà è sui vent'anni; elegante, sorridente, con il bicchiere di vino in mano, mentre brinda a chi sta scattando la fotografia. Dall'altro lato del tavolino il cugino Micio (Miciu) di qualche anno più grande. Seduto di fronte, barba Peto (Petu); ha il cappello in testa, come usavano tutti gli uomini della sua generazione. Non sono uniti solo dalla parentela; i due cugini anche da una comunanza di interessi: sono negossiant di bestiame. Micio (Maurizio Comba) era negossiant, ma non a tempo pieno; mio padre l'aveva nel sangue l'arte del negoziare, pur essendo ancora molto giovane. Era figlio d'arte! Suo padre, Giant ëd Fassi, comprando e rivendendo bestiame, era riuscito a dare una buona sicurezza economica alla sua famiglia; una bella e grande casa nel [...]