In una delle tante giornate passate a casa a causa del lockdown, mettendo ordine tra i cassetti del comò mi sono trovata fra le mani una scatola contente delle vecchie fotografie che mi ha fatto fare un salto nel tempo. Una in particolare mi ha colpito: era l’anno 1953 ed avevo appena ricevuto la Cresima.

Salta subito all’occhio il fatto che sono presenti soltanto bambine: credo che questa suddivisione fosse dettata dai numerosi cresimandi, infatti, a ricevere il sacramento della Cresima erano bambini appartenenti a più classi: seconda, terza e quarta elementare. La Cresima, a differenza della prima comunione veniva celebrata solamente una volta ogni tre anni, perché comportava la presenza del Vescovo.

Siamo tutte vestite con un abito bianco, che era quello usato l’anno precedente per la Prima Comunione. Era solito comportarsi così, in modo da poter indossare lo stesso vestito per entrambe le cerimonie; infatti, si possono notare alcune bambine con il vestito leggermente più corto, perché nel frattempo erano cresciute. Non siamo vestite tutte uguali, perché allora il vestito era a carico della famiglia e da questo si poteva osservare la differenza sociale: le bambine di una famiglia più facoltosa avevano vestiti più ricamati, altre indossavano vestiti più semplici. Tutte portavamo in testa una ghirlanda e al braccio ognuna aveva una borsetta, dove riponeva i guanti e la corona del rosario che era stata regalata dal parroco.

Al centro della foto è seduto Monsignor Rossi, mentre a destra vi è il parroco: Pietro Chiappello. Era molto attento al nostro percorso catechistico, e non avremmo potuto ricevere la Cresima se prima non avessimo superato un esame.

Ai lati della foto sono raffigurate le maestre Valeria Riberi e Maria Politano, una si occupava della classe prima, seconda e terza elementare, mentre l’altra della classe quarta e quinta.

Nella prima fila siamo quasi tutte del 1946, le più giovani del gruppo. Ricordo solamente alcuni nomi: vicino a me, alla mia destra, c’è Rosangela, con cui ho un buon rapporto di amicizia ancora adesso; mentre alla mia sinistra c’è Maria, con cui ci troviamo al pranzo della leva. Purtroppo, di questo gruppo, sono già morte quattro ragazze, di cui una poco tempo dopo aver fatto la Cresima.

La foto è stata scattata nel cortile della canonica, di fianco alla chiesa di San Bernardo. Con un po’ di emozione ci siamo disposte davanti alla macchina fotografica per immortalare il momento di festa; ai tempi non si scattavano fotografie come oggi dove con uno smartphone puoi fare migliaia di foto in qualunque occasione; infatti, della Cresima ho solo questa foto.

Finita la cerimonia tornai a casa per festeggiare con la mia famiglia e la madrina, pranzando tutti insieme.

Sono passati molti anni, serbo ancora bei ricordi che ho voluto condividere con i miei nipoti raccontando loro quella giornata.

Mariuccia Isoardi