Salgo le scale di casa mia… il mio sguardo e la mia mente si soffermano a guardare una fotografia fatta inquadrare anni or sono da mia mamma Mariuccia.

L’immagine rievoca un momento particolare della sua vita quando era giovane e lavorava in campagna. L’evento della trebbiatura del grano scandiva il passare delle stagioni. Il caldo soffocante, il lavoro quasi esclusivamente manuale faceva sì che parenti e amici condividevano questa enorme fatica aiutandosi a vicenda. Il grano era per loro la vita! Rappresentava una grande risorsa alimentare per il lungo inverno che li attendeva.

Tutti in gruppo per uno scatto fotografico. Non conosco tutti i presenti… il mio sguardo si sofferma… mia mamma Mariuccia!!! Sorridente con la camicetta scura, il classico grembiule e le braccia conserte, accovacciata in prima fila.

Sulla sinistra in alto mio zio Pierin. Un po’ più in là mia zia Susi con la camicetta bianca e la gonna a fiori, zio Giovanni, mio nonno Michele con i baffi, sguardo severo e cappello di paglia…

La gente umile di un tempo si accontentava di poco. La trebbiatura alla cascina Filatura di San Bernardo rappresentava una festa. Si cantava sorseggiando un bicchiere di vino, raccontando il piacere di vivere lontani dalla guerra. Il lavoro intenso e la fatica venivano affievoliti dallo spirito di comunità. Tutti cercavano di aiutarsi a vicenda!

Ogni componente della famiglia aveva un suo ruolo. Gli uomini lavoravano quasi esclusivamente in campagna o per lo più nell’artigianato. Le donne erano le regine della casa e seguivano l’educazione dei figli con l’aiuto dei nonni. I bambini fin da piccoli contribuivano ad aiutare la famiglia seguendo le mucche al pascolo o occupandosi delle galline e dei conigli.

Nella fotografia si può notare che gli uomini sono in piedi mentre le donne sono accovacciate. Questo era un modo per rimarcare l’autorità maschile anche se le decisioni importanti venivano condivise con la propria consorte.

La persona anziana era la memoria storica… il saggio a cui rivolgersi in caso di difficoltà. Il rispetto per l’ambiente e le persone era assoluto. Sono queste le fotografie che vorremmo vedere sui social, la rappresentazione di un’Italia umile e laboriosa, che si aiuta nei momenti di difficoltà lontana dalle guerre, dall’invidia e dall’ormai radicato dio denaro. Oggi non troveremo più questi scatti appesi a una parete o nel cassetto di un armadio ma molti di essi verranno persi in pochi megabyte.

Maggiorina Pecollo