Quando Giuseppe Pocchiola (probabilmente proprio lui) dipinse il pilone di Pratogaudino, non immaginava che dopo 130 anni le persone salite lassù avrebbero messo mano al portafoglio per salvare ciò che resta del suo bellissimo lavoro! Probabilmente Pocchiola è l’autore di tutti o quasi gli affreschi di Pratogaudino, di quello di Casa Armando – Zurletti a San Michele e chissà di quanti altri. Non abbiamo documenti che lo comprovino, ma i racconti dei vecchi sulle sue modalità di operare, l’impressionante somiglianza con altre sue opere e qualche traccia di firma qua e là, ci confermano la sua mano.
Tra le finalità del Ritorno, oltre al piacere di vivere una giornata in quella che era la borgata più alta del comune e di viverla insieme, raccontando le vicende del passato, c’era anche la volontà di mettere da parte qualcosa per intervenire sulla parte superiore del dipinto del pilone, in un’operazione di restauro ben fatto, e ridipingere quella inferiore, sistemata alla buona qualche anno fa. Doppio lavoro, che richiede mani diverse ma coordinate, che non ridipingano il pilone ma valorizzino il lavoro originario. I santi qui raffigurati sono, da destra, San Grato, San Michele (santo della parrocchia di appartenenza), l’Addolorata con il Cristo in grembo, San Giovanni Battista (il santo di Vignolo, a cui appartengono alcune borgate) e San Maurizio, il più importante, il santo di tutti. In alto, la colomba dello Spirito Santo.
Volontà di stare insieme, dunque, un po’ di cultura e… un’ottima merenda sinòira, preparata da un numero incredibile di persone che hanno provveduto a distribuire affettati, prosciutto in gelatina, varie torte salate e frittate, melanzane al verde, insalata russa, formaggi, torte, budino e altri dolci, vini, caffè. Tanto lavoro, tanta generosità e… un santo è sistemato.