E’ il titolo di una nuova iniziativa in cui raccontiamo la storia di San Michele Cervasca (cioè: l’antica Cervasca). Festeggeremo così San Michele, patrono dell’unica parrocchia nei secoli XVI, XVII e XVIII. Un’occasione unica per accrescere la conoscenza della nostra storia.

Il racconto è a più voci: c’è chi narra, chi legge e chi rappresenta un personaggio. Come dice il sottotitolo, ci saranno “vedove e soldati, emigranti e preti, nobili e popolani”, interpretati da soci e amici. Partecipa Barba Gioanin el cantastorie, cioè Giovanni Cerutti, con canzoni nate nei secoli trattati.

Di cosa parleremo: partendo dalla protostoria e dalla romanità, passando per il medioevo e i marchesi di Saluzzo, continueremo con il contributo di Cervasca alla fondazione di Cuneo e i rapporti con la città, gli eserciti di passaggio e le terribile conseguenze (violenze sulle persone, pesti, danni) nei secoli XVI, XVII e XVIII, lo sviluppo del paese e le sue chiese, la peste del 600 raccontata da un importante personaggio, i conti Vignone, Don Francesco Borgogno e le cose da lui fatte nel bene e nel male, figure femminili dell’800, emigranti da Cervasca alla Francia. Una lunga ma per nulla noiosa lezione di storia, riassunta dal titolo, mutuato da un documento di inizio ‘800, che dice: “La posizione di quel luogo nella montagna forma un clima vivace ed atto ad elettrizzare gli spiriti…”, motivando con il clima particolare tutte le vicende (spesso tragicomiche) accadute nel corso dei secoli.

L’appuntamento è per le h 15:30, con ingresso libero e senza prenotazione, nel prato davanti alla canonica. In caso di cattivo tempo, ci sposteremo al coperto. Per informazioni, chiamare il 3297317740 o scrivere a info@viverecervasca.it.

Chi invece vuole partecipare alla polentata, deve prenotarsi da Guido, al n. 3386555344.