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Serata per il santuario di San Maurizio
Nella bella sala parrocchiale di San Michele, già oratorio della confraternita dell'Annunciata, si è tenuta la serata di beneficenza organizzata in collaborazione con l'ACLI e finalizzata alla raccolta di fondi per la valorizzazione del santuario di San Maurizio. |
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La serata comprendeva l'aperitivo, la proiezione di una sintesi del filmato della manifestazione "San Michele racconta", la cena, la tombola con la nuova mappa fatta dall'associazione (omaggiata a tutti i presenti) e la lotteria: in pratica, dalle 19 alle 24 di venerdì 18 gennaio. Come sempre, sono stati reperiti prodotti di alta qualità a prezzi molto contenuti o gratuiti: tra i fornitori, si segnalano in particolare chi è stato generoso con la carne, il vino e i formaggi; hanno cucinato il gruppo ACLI (coniugi Milone e coniugi Chiapello) e volontari dell'associazione e amici (Dario, Anna, Rosanna, Aurora). Piero ha cotto l'ula e Lucia ha fatto i centrotavola. Hanno servito quattro ragazzi dell'istituto alberghiero di Dronero. Eravamo in 81 a tavola, 90 compresi quanti hanno lavorato dietro le quinte e servito. Sono stati vinti premi offerti da molti esercizi commerciali del territorio: buoni acquisto, prodotti per la persona, alimentari, cancelleria, tessili, premi di consolazione. |
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Molto curata la sala: sedie per tutti; tovaglie di cotone; bicchieri di vetro, posate "vere", menu. |
Cosa faremo con gli oltre 2000 euro raccolti. Innanzitutto comunicheremo la cifra giusta, una volta pagate tutte le spese. Poi li verseremo sul conto della parrocchia, proprietaria del santuario, con il vincolo della valorizzazione tramite apposizione di totem o pannelli esplicativi della lunga storia del sito. Poi continueremo a pensare e progettare altre forme di valorizzazione e altre modalità di reperimento dei fondi. Intanto grazie a tutti: a chi ha offerto, a chi ha lavorato, a chi semplicemente ha partecipato, mangiando di buon appetito e aprendo il portafoglio a mo' di fisarmonica. |
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Arte... e polistirolo
Già. Non c'è materiale che non si presti ad una rielaborazione artistica. Dall'antichità gli uomini hanno usato la terra e i colori della natura, poi sono passati a materiali ritenuti più "nobili", il marmo, le pietre semipreziose, il bronzo, l'avorio... La modernità ha aperto la strada ai materiali cosidetti poveri e, in genere, all'uso di un qualsiasi materiale per la realizzazione di opere d'arte. Anche il polistirolo. La bellezza dell'opera non sta nel materiale, ma nella genialità dell'artista. Perché è innegabile che le chiese di Ezio Molinengo, realizzate senza particolari competenze architettoniche e con un uso del computer definito "per tentativi ed errori", siano opere d'arte: riproduzioni dettagliate e fedeli di ciò che gli uomini hanno realizzato nel tempo nelle nostre valli, dal minuscolo pilone al maestoso santuario di San Magno, dalle colonne di pietra di San Maurizio ai capitelli di San Giovanni o di San Pietro. L'esposizione di Valgrana è davvero un patrimonio per la comunità locale, un invito a osservare, studiare, riflettere sul cammino dell'arte e della fede nelle nostre terre. |
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a sinistra, il Santuario di San Maurizio; sullo sfondo, i piloni della Valle Grana. Sopra, il santuario di San Magno. |
Gocce di vita
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Alla presenza di un bel numero di persone interessate a incontrare Don Gianni Falco e conoscere il suo ultimo libro, si è tenuta la prevista presentazione di Gocce di vita. Tramite la lettura delle citazioni raccolte nell'opera e di alcuni commenti, sono stati trattati i principali temi: la vita, che è cammino e progetto, sebbene scritto con la matita; la ricerca di Dio, il rispetto della natura, la necessità di un impegno, affinché la vita non scorra davanti a noi come il treno davanti alle mucche al pascolo. | ![]() |
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Ha creato attenzione ed emozione Roberta Bruno, che con il suo clarinetto ha suonato quattro passi scelti dalla musicista a commento dei principali temi trattati. Una serata piacevole, in un clima di calda amicizia, che ha avvicinato nuove persone alle attività dell'associazione. |
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Una serata interessante e una nuova proposta |
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Giovedì 6 dicembre si è tenuto il primo dei due "appuntamenti letterari", l'incontro con Antonio Elia, nostro concittadino, insegnante oggi in pensione, scrittore per il gusto di raccontare storie con richiami autobiografici, con confronti passato / presente, con forti connotazioni di attualità. Una serata interessante e piacevole, condotta con vivacità da Massimo Ferrari.
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Venerdì 14 parleremo di un libro completamente diverso, scritto da un prete che fa della cultura una parte importante della sua attività, una raccolta di frasi commentate dall'autore, molto interessanti e significative, sulla vita, sulla speranza, sul futuro, sulla natura, su Dio... Ci accompagneranno le letture di Piero e il clarinetto di Roberta. |
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Sotto la pioggia, a caccia di tesori poco noti | ||
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Una domenica artisticamente bagnata: tanta acqua e tanti tesori di cui non si poteva immaginare la bellezza: i castelli di Lagnasco, Revello e le antiche chiese, l'abbazia di Santa Maria di Cavour |
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Nei possedimenti dei Tapparelli: architetture medioevali e rinascimentali, affreschi che richiamano ben altri siti, giardini... |
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Una guida straordinaria ... e la cantina con l'invito a bere con moderazione.
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Ottime le cujette al castelmagno. A tavola si sta sempre volentieri... |
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A Revello, si visita la Collegiata, con le tele di Hans Clemer e di Pascale Oddone, e la cappella voluta da Margherita di Foix, moglie del marchese Ludovico II. Bellissimi gli affreschi, in particolare l'Ultima Cena che ricorda quella più celebre di Leonardo, segno che qualche raccordo esisteva tra gli artisti del marchesato e quelli più famosi del tempo. Era qui anche la magnifica Madonna di misericordia ora a Casa Cavassa, come provengono di qui e da Lagnasco molti altri oggetti là conservati.
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E infine, un salto al piccolo museo di Caburrum, ricco di reperti romani, e alla cripta dell'abbazia di Santa Maria di Cavour, con capitelli dell'VIII secolo. A Cavour bisognerà tornare con il sole. |
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Ha detto una partecipante: "Certe bellezze, certe emozioni sono difficili da descrivere... bisogna viverle di persona lasciandosi trasportare. Peccato per chi non c'era..." |
Una serata molto interessante
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Una serata molto interessante quella di venerdì 26 ottobre, in cui si sono incontrati momenti di profonda analisi dei fatti con immagini e storie delle persone che questi fatti li hanno attraversati. I fenomeni sono stati letti in tutte le implicazioni rispetto alla storia del '900 e in tutte le preoccupanti somiglianze con il presente; con grande onestà intellettuale e senza cadere nella retorica e nel risaputo. Il rapporto tra i nazionalismi e le guerre, in particolare, induce a guardare con attenzione le dinamiche che si stanno sviluppando in Europa. Molto belle le fotografie scattate più di 100 fa dall'allora colonnello Tua nei momenti di tregua, in cui la guerra sembrava lontana, se non fosse stato per quelle lunghe file di croci. Dura l'analisi sul vissuto di seminaristi e preti tornati dalla guerra con un'idea molto diversa del rapporto tra la chiesa e la società che avevano prima di partire. | ||
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La serata si è chiusa con le emozionanti storie di Giuseppe e Elisabetta, di Pina e Renzo, di Domenico e Maria. Anche questa volta Vivere Cervasca ha saputo offrire una serata che ha toccato la mente e il cuore degli ascoltatori. |
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